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"Activision perde la causa: divieto ingiusto in-game sollevato per il giocatore di Call of Duty"

by Riley May 17,2025

In una notevole dimostrazione di determinazione, un giocatore noto come B00lin ha trascorso 763 giorni impegnati in una battaglia legale per ribaltare un divieto imposto da Activision e ripristinare la loro reputazione di vapore. L'intero calvario è stato meticolosamente documentato in un avvincente post sul blog, facendo luce sulle sfide affrontate dai giocatori nell'era digitale.

Il calvario di B00lin è iniziato dopo aver giocato oltre 36 ore di Call of Duty: Modern Warfare 2 Beta nel dicembre 2023. Inizialmente, B00lin credeva che il divieto potesse essere derivato da errori durante la fase di test. Tuttavia, nonostante abbia riferito il problema, Activision ha confermato il divieto, lasciando B00lin con poca scelta che reagire.

Call of Duty Player ha citato in giudizio Activision per sollevare il divieto ingiusto Immagine: Antiblizzard.win

Durante tutta la battaglia legale, Activision si rifiutò fermamente di fornire qualsiasi prova del presunto imbrogli, citando problemi di sicurezza. B00lin ha cercato solo informazioni "innocue", come il nome del software contrassegnato dal sistema anti-cheat di Activision. Il caso alla fine raggiunse l'aula di tribunale, dove fu rivelato che gli avvocati di Activision mancavano di prove concrete di qualsiasi illecito, evidenziando la rigorosa posizione dell'azienda sulla segretezza anti-cheat.

Alla fine, il tribunale ha deciso a favore di B00lin, ordinando a Activision di coprire le spese legali e sollevare il divieto. Questa sentenza fu finalmente eseguita all'inizio del 2025, segnando una vittoria significativa per B00lin e stabilendo un precedente per altri giocatori che affrontano situazioni simili.

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